È semplice dire “due ore carine” oppure “si vede che è un remake” o “Lady Gaga strepitosa.
Questo film, a mio parere, deve essere guardato più volte per capire il vero significato, in ogni sua sfaccettatura.
Certo, la colonna sonora è vincente, è la prima cosa che attrae lo spettatore, così come la presenza scenica di Lady Gaga, che al naturale è ancora meglio.
Intanto è difficilissimo fare e recitare un remake di un remake.
Il giudizio di tutti è puntato sul confronto con l’originale.
Ma qui non c’è quasi niente che richiami l’originale con Judy Garland.
Questo è un film nuovo, attuale, che ha, come filo conduttore, la nascita e la crescita di una ragazza che diventa una star della musica. Ma se lo spettatore guarda più in profondità, si accorge che il vero significato è composto da molteplici sfaccettature, oltre la musica: oltre la musica, l’essere e l’apparire, l’amore, l’abbandono, la paura della solitudine, la droga, l’alcolismo, i traumi dell’infanzia che si ripercuotono nella vita adulta. Tutto incorniciato da una bellissima e profonda colonna sonora che tratta di tutti questi temi.
Lady Gaga bravissima interprete di un film vero, impegnato.
Ma la rivelazione è Bradley Cooper, su cui non avrei puntato un soldo. Dopo film prettamente commerciali che lo hanno consacrato come attore belloccio, qui si cimenta non solo nella recitazione, ma anche nella regia, nella sceneggiatura e nella musica. E con una meticolosità e un puntiglio strepitoso.
Curare nel dettaglio ogni quadro, che corrisponde ad una canzone, gestire le scene, gli attori e la loro interpretazione, oltre che girare se stesso, che non è mai facile.
Un risultato veramente degno di nota e che forse, agli Oscar, è stato sottovalutato.
Da imprimerei nella memoria la frase in cui lui dice “se non ci metti l’anima, non duri.”
Mettere se stessi in tutto, nel bene e nel male, perché se sei solo apparenza, dopo il primo sguardo, le persone volgono gli occhi altrove.
Potrei paragonarlo, nell’ambito della moda, alla frase di Giorgio Armani: “L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare.”
Penso che questo film, che nel genere musicale odierno ha incassato molto di più de “La guardia del corpo” con Kevin Kostner e la compianta Whitney Houston, verrà ricordato da molti, ma solo se sapranno vedere oltre alla colonna sonora, oltre alla semplice nascita di una stella della canzone.
Cinque stelle ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ meritatissime!